Lo stampaggio di materie plastiche avviene tramite uno stampo che consente la produzione di componenti in materiale polimerico.
Le tipologie di stampaggio sono differenziate in base al materiale da lavorare, alle forme che si vogliono ottenere e alla caratterizzazione fisica che il prodotto finale deve assumere.
- Rotostampaggio: stampaggio rotazionale o rotostampaggio con l’introduzione di polvere di materiale plastico in uno stampo riscaldato cavo che poi viene fatto ruotare su due assi.
- Stampaggio a iniezione polimeri: il materiale plastico viene riscaldato, fuso e inserito a pressione elevata, dentro uno stampo chiuso che poi verrà aperto a solidificazione del materiale avvenuta.
- Stampaggio per compressione: essenzialmente processo di vulcanizzazione della gomma.
- Stampaggio per soffiaggio: formatura per soffiaggio per conferire al materiale plastico una forma cava.
- Termoformatura: lastre o pellicole riscaldate sotto vuoto o sotto pressione che aderiscono allo stampo assumendone le forme.
Quale funzione ha l’acqua nel processo di stampaggio?
L’acqua è il veicolo termovettore necessario per mantenere lo stampo alla temperatura determinata.
Un gruppo frigo raffredda l’acqua di ritorno dallo stampo rimandandola ad una temperatura più bassa per il raffreddamento dello stampo che tende a riscaldarsi.
Una temperatura non corretta dello stampo e una cattiva circolazione nei capillari, produrrà un componente difettoso.
Quali caratteristiche deve avere l’acqua che funge da termovettore?
L’acqua di raffreddamento deve avere delle caratteristiche anticorrosive e antincrostanti.
Nel gruppo di carico impianto, viene normalmente installato un sistema di trattamento acqua.
La scelta dell’impianto più idoneo è dettato dalla temperatura di esercizio dell’acqua, dal delta termico fra andata e ritorno, dalla metallurgia dell’impianto e da altri fattori.
E’ preferibile la separazione dei circuiti per il raffreddamento dell’olio da quello di raffreddamento degli stampi che tendono a sporcare maggiormente l’impianto.
Come mantenere gli stampi?
Ogni azienda di stampaggio ha svariati stampi per gli svariati componenti in produzione.
Quando vengono smontati, gli stampi in materiale ferroso messi in sosta, tendono nella pausa a formare degli ossidi nel loro circuito. Quando lo stampo viene reimmesso nel processo produttivo, gli ossidi sviluppatisi, se non adeguatamente rimossi con flussaggio, finiscono nel circuito principale.
Come filtrare l’acqua del circuito di ricircolo?
È indispensabile l’installazione di un filtro nel circuito di ricircolo.
La scelta del filtro appropriato varia in funzione del diametro delle tubazioni, della velocità di ricircolo dell’acqua e dalla quantità di particolato presente.
Possono essere installati dei filtri a Y per una filtrazione grossolana.
Filtri a calza in linea, quando sono sporchi causano una perdita di carico o diminuzione della velocità dell’acqua.
Filtri in derivazione a masse o a sacco, permettono una filtrazione spinta, senza creare problemi alla produzione.
Quale antigelo usare?
È sconsigliabile usare l’antigelo nell’intero circuito.
L’antigelo aumenta il peso specifico dell’acqua riducendo lo scambio termico.
È preferibile inserirlo nel circuito esterno soggetto al gelo, separato da circuito interno da uno scambiatore a piastre o fascio tubiero.