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Potabilità dell'acqua
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Quale Legge regolamenta la potabilità dell’acqua?
Decreto 14 giugno 2017 del Ministero della Salute
Il D.lgs 14.06.17 definisce i programmi di controllo e le specifiche delle analisi per le acque destinata al consumo umano.
Decreto Legislativo 18 del 23 Febbraio 2023
Il D.lgs 18/23 disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano per la protezione della salute, garantendo che le acque siano salubri scongiurando effetti negativi derivanti dalla contaminazione
La nuova Direttiva Europea 2020/2184
Criteri più stringenti per le sostanze inquinanti e l’introduzione di un approccio di monitoraggio basato sul rischio: queste le più importanti novità contenute nella nuova Direttiva Europea 2020/2184.
Alla base della nuova direttiva c’è l’impegno per “la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone la salubrità e la pulizia, nonché il miglioramento dell’accesso alle acque destinate al consumo umano”.
Quattro sono le linee di intervento previste e che devono essere recepite da ogni Stato membro entro due anni:
- Incentivare il consumo dell’acqua di rubinetto e ridurre di conseguenza il consumo di plastica. Per fare ciò ogni Stato membro deve garantire la fornitura di acqua potabile all’interno e all’esterno di spazi pubblici e incoraggiare ristoranti e strutture simili alla fornitura di acqua a prezzi modici
- Comunicare in maniera chiara e trasparente i dati relativi ai consumi idrici ed accrescere la fiducia dei cittadini
- Imporre limiti più severi per i contaminanti tramite l’aggiornamento delle soglie e l’introduzione di nuovi parametri
- Introdurre un approccio alla sicurezza basato sul rischio.
Nuovi parametri e revisioni per materiali e contaminanti
Si è reso necessario un aggiornamento dei parametri e l’introduzione di alcuni nuovi, considerati anche i cambiamenti climatici ed i nuovi composti batteriologi.
La 2020/2184 rivede infatti i parametri di controllo ed inserisce sostanze nuove, in precedenza non considerate, come PFAS, uranio e clorati.
Tra i parametri di valutazione del rischio domestico c’è un importante nuovo parametro: la Legionella. Disciplinata dall’articolo 10 (comma 3, lettera e) che prescrive di “assicurare che siano effettuate efficaci misure di controllo e di gestione – proporzionate al rischio – per prevenire e contrastare l’insorgere di eventuali epidemie”.
La Legionella Pneumophila è un batterio aerobio che vive nell’acqua e che, tramite l’inalazione di goccioline di acqua provenienti da un impianto idrico contaminato, può causare all’uomo un’infezione con un quadro clinico anche molto critico con polmonite acuta e rischio di mortalità superiore al 20%.
Entro il 2025 dovranno invece essere compilati gli elenchi positivi di sostanze, materiali e prodotti destinati al contatto con acqua potabile, sempre da parte della Commissione Europea.
Estratto dei parametri chimici revisionati:
Tutti i materiali e prodotti a contatto con acqua destinata al consumo umano dovranno rispettare dei requisiti minimi, espositi di seguito:
- Non compromettere la tutela della salute umana, direttamente o indirettamente
- Non alterare colore, odore e sapore dell’acqua
- Non favorire la crescita microbica
- Non causare il rilascio in acqua di contaminanti in livelli superiori a quelli necessari allo scopo previsto per il materiale in esame.
Dove finisce la responsabilità dell’acquedotto pubblico della qualità dell’acqua fornita?
Il contatore dell’acquedotto è il punto di confine fra la responsabilità del fornitore dell’acqua della rete pubblica e la responsabilità della rete di distribuzione interna.
Dal contatore in poi la responsabilità della potabilità dell’acqua è affidata al proprietario dell’immobile, all’amministratore di condominio o al terzo responsabile a cui è stata affidata la gestione e manutenzione degli impianti.
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Efficienza energetica
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Il trattamento del'acqua è obbligatorio?
DECRETO 26 giugno 2015 detto anche “REQUISITI MINIMI”
Il D.lgs. 26.06.15 individua i metodi di calcolo delle prestazioni energetiche e dei requisiti minimi degli edifici.
Per l’acqua sanitaria e del circuito tecnologico residenziale è sempre obbligatorio il condizionamento chimico.
Per impianti con potenza termica superiore a 100 kW con durezza dell’acqua superiore a 15° fr è obbligatorio un addolcimento dell’acqua.
Nuova NORMA UNI CTI 8065:2019
“Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici”
La Norma 8065/19 aggiorna la precedente versione del 1989 ed ha per oggetto la definizione e la determinazione delle caratteristiche chimico-fisiche-biologiche delle acque impiegate negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la produzione di acqua calda sanitaria con temperatura massima di 110°C e negli impianti solari termici per la climatizzazione invernale ed estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria.
La prima edizione risalente al 1989 era descritta in 11 pagine passate a 50 nella nuova versione 2019
La NORMA UNI CTI 8065:2019 è una norma tecnica che venendo menzionata nel “DECRETO REQUISITI MINIMI 26.06.15” diventa di fatto una norma legislativa.
Qual è lo scopo della Norma 8065/19?
Lo scopo della Norma 8065 è quello di identificare:
- i limiti dei parametri chimico-fisici-biologiche delle acque negli impianti sopraindicati per ottimizzarne il rendimento e la sicurezza, per preservarli nel tempo, per assicurare duratura regolarità di funzionamento anche alle apparecchiature ausiliarie, riducendo i consumi energetici integrando così leggi e norme vigenti;
- indicazioni per una corretta progettazione e installazione dei sistemi di trattamento dell’acqua;
- indicazioni per il lavaggio e la messa in servizio degli impianti di nuova realizzazione o modificati;
- indicazioni per il risanamento di impianti esistenti (problemi di incrostazione, corrosione o crescite biologiche);
- indicazioni per i metodi di controllo e per una corretta gestione dei sistemi di trattamento dell’acqua;
- indicazioni per la corretta messa in servizio, gestione e manutenzione dell’impianto;
- descrizione dei sistemi di trattamento dell’acqua e modalità di controllo e relative frequenze.
L’efficienza degli impianti è monitorabile?
D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74
Il DPR 74/13 è il regolamento che definisce i criteri di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici di climatizzazione e acqua calda sanitaria
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Caratteristiche costruttive degli impianti a contatto con l'acqua destinata al consumo umano
Quale riferimento legislativo per gli impianti di acqua potabile?
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D.M. 25/2012
Stabilisce prescrizioni tecniche relative alle apparecchiature per il trattamento dell’acqua destinata al consumo umano abrogando il preesistente D.M. 443/1990.
Il DM 25/12 è il contesto normativo in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano, igiene dei prodotti alimentari, codice del consumo e libera circolazione delle merci.
Obiettivo del DM 25/12 è garantire che i trattamenti degli impianti per il trattamento dell’acqua non ne pregiudichino la qualità, che le apparecchiature di trattamento garantiscano gli effetti dichiarati, e che l’informazione completa sugli effetti dei trattamenti sia adeguatamente fornita al consumatore.
Quale riferimento legislativo per i materiali a contatto con l’acqua potabile?
D.M 174/2004
Il DM 174/04 regolamenta i materiali che possono essere usati negli impianti di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.
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Bonus acqua potabile
Quale riferimento legislativo per gli impianti di acqua potabile?
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Cos’è il bonus acqua potabile?
Per la riduzione delle bottiglie di plastica usate per l’acqua da bere, il Bonus Acqua potabile prevede un credito d’imposta del 50% per gli anni 2021/2022/2023, per l’acquisto di impianti di filtrazione, mineralizzazione refrigerazione e gassatura finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.