E a cosa serve un filtro per l’acqua?
“La filtrazione è una tecnica che permette la rimozione delle sostanze solide in sospensione.”
Ci troviamo sovente ad interpretare le richieste di persone con diverse competenze che definiscono in maniera generica “filtro” ogni accessorio per il trattamento dell’acqua.
Questo articolo si propone di fare chiarezza definendo ogni particolare ed accessorio.
Filtro per l’acqua
Hanno la funzione di fermare, sequestrare o assorbire le sostanze disciolte nell’acqua.
Filtro a calza
Con un contenitore con coppa trasparente ed elemento filtrante in nylon, tessuto (filo avvolto), meltblown (tessuto non tessuto) o acciaio inox, con maglie da 1 mm fino a 1 µm (micron) hanno la capacitò di bloccare il particolato presente nell’acqua alla granulometria della calza inserita.
I filtri a calza vengono usati solitamente a monte degli impianti idrici con una coppa trasparente che consente la visibilità dell’elemento filtrante per procedere alla pulizia che può essere di tipo manuale, autopulente manuale o autopulente automatico.
Filtro a masse
Composti da una colonna, in vetroresina o acciaio verniciato, contenente un particolare materiale catalitico filtrante supportato, a seconda dei modelli, da letti filtranti di sabbia purissima e quarzite a granulometria differenziata.
Una testata alloggiata sopra la colonna stessa, permette il lavaggio delle masse in contro corrente, manuale o automatica comandata da un programmatore.
Filtro a carbone attivo
Composti da una colonna contenente carbone attivo ad elevata attività adsorbente e ad altissima resistenza meccanica.
Alcuni modelli per gli erogatori di acqua da bere, sono realizzati con cartucce monouso con attacchi a baionetta, con l’aggiunta di argento che inibisce la formazione batterica.
Filtro a sacco
Contenitori in acciaio inox realizzati con saldature eseguite integralmente in atmosfera inerte con sistemi automatici, consentono con un minimo volume interno, l’alloggio di sacchi di diversa granulometria.
I filtri a sacco vengono scelti per la loro elevata superficie filtrante e capacità di trattenere grandi quantità di particolato.
Filtro ciclonico
L’acqua da filtrare viene introdotta all’interno del separatore e viene sottoposta ad un’accelerazione centrifuga. L’accelerazione che si viene a creare induce nel fluido un movimento centrifugo che indirizza le particelle solide con un maggiore peso specifico dell’acqua, verso le pareti esterne della camera di separazione.
Un opportuno deflettore, posto sul fondo del separatore, inverte quindi la direzione di flusso sospingendo l’acqua filtrata verso la tubazione centrale superiore di uscita.
I solidi sedimentabili si concentrano nella camera di raccolta inferiore, da cui vengono periodicamente evacuati.