Depuratore
Viene molto comunemente usata l’espressione “depuratore” per indicare un sistema di filtrazione, un impianto di addolcimento o impianto di affinamento dell’acqua, anche destinata al consumo umano.
Tecnicamente il termine “depurare l’acqua” è riservato alle acque di scarico e non alle acque primarie, tanto meno per l’acqua sanitaria e per l’acqua da bere.
La normativa
Il DM 25/12 inoltre precisa all’art.8 comma 2. che “Nessuna apparecchiatura può essere propagandata o venduta sotto la voce generica di depuratore d’acqua ma solo con la precisa indicazione della specifica azione svolta.”
Le specifiche azioni svolte dagli impianti di trattamento acqua sono:
- Filtrazione con impianti a elementi filtranti a rete o quarzite a granulometria variabile fino a 5 micron.
- Microfiltrazione, normalmente con un filtro a cartuccia al carbone attivo (detto anche GAC) con una filtrazione fino a 0,5 micron.
- Ultrafiltrazione con un filtro a cartuccia al carbone ed una membrana fra 0.1 e 0.01 micron.
- Nanofiltrazione Osmosi e Osmosi Inversa, con una membrana ceramica tubolare oppure polimerica a spirale avvolta, tubolare o fibra cava a 0,001 micron.
- Addolcitore con resine a scambio ionico per la captazione del calcio e magnesio (calcare) scambiato con il sodio.
Risulta pertanto di fondamentale importanza, la corretta definizione del trattamento dell’acqua che viene effettuato, in funzione della qualità dell’acqua iniziale e del suo successivo impiego.